Sebbene ultimamente si parli molto di Satanismo e in qualche modo stia diventando una sorta di moda giovanile, è doveroso specificare che normalmente se ne parla generando una notevole dose di confusione dal momento che si tende a descrivere solo gli aspetti più spettacolari, omettendo o minimizzando quelli più “privati” che sono poi quelli più autentici. È vero, non si può negare che esistano individui che violentano e uccidono “in nome del diavolo” ma, in molti casi, si tratta di soggetti che utilizzano il satanismo come pretesto o come giustificazione per motivare azioni che commetterebbero in ogni caso e che sono generate da una patologia mentale personale. È importante quindi evitare le generalizzazioni di una realtà che esiste ma che è quantitativamente limitata e meno pericolosa rispetto ad altri fenomeni più criminogeni presenti. Il satanismo può perciò essere considerato come una sorta di religione che contempla una particolare visione della vita e del mondo opposta a quella cristiana e i cui riti, per loro natura, sono trasgressivi rispetto alla morale comune.