Introduzione al Deprogramming ed Exit Counseling

Come oggetto di questo mio primo articolo in questo blog vorrei iniziare citandovi due pratiche riguardanti una particolare branca della psicologia di cui solo ultimamente si sta iniziando a parlare in Italia.

Si chiamano rispettivamente Deprogramming ed Exit Couseling. Queste due pratiche (che devono essere eseguite ESCLUSIVAMENTE da esperti e studiosi del settore) prevedono azioni che tentano di persuadere una persona ad abbandonare una setta religiosa, politica, economica o sociale. Esse presentano molte differenze tra di loro che verranno spiegate nei prossimi articoli del blog.

Generalmente il counselor si presenta come una persona informata sulla setta in questione, incluse le informazioni che normalmente non sono a portata degli adepti e le testimonianze di altri ex membri della setta. Inoltre conosce informazioni riguardanti la natura della teoria sul controllo della mente.

Sebbene entrambe le pratiche perseguano lo stesso scopo, in realtà presentano molte differenze nel metodo. E’ per questo motivo che negli USA il deprogramming, dopo poco più di un decennio dalla sua introduzione, (a causa dei metodi utilizzati e delle numerose azioni legali intraprese contro chi la praticava) venne quasi interamente abbandonata in favore del exit counseling che utilizza metodi decisamente meno coercitivi.

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