Torino, una città magica???

Tempo fa una giornalista torinese scrisse: “Torino non è una città qualunque e nemmeno è simile a nessun’altra”.[1]. Nulla di più vero. Parlando di Torino come capitale della magia c’è una domanda che prima fra tutte sorge spontanea: perché proprio questa città è considerata magica e quali sono gli elementi che lo determinano?

Innanzitutto la cosa fondamentale da capire è che non sono le città ad essere “magiche”, bensì i luoghi su cui esse sorgono. Chiarito ciò, bisogna far luce sulla ragione che rende alcuni luoghi così carichi di questa determinata energia. Secondo remote conoscenze legate alla geografia occulta, sul nostro pianeta sarebbero presenti fiumi di energia che arrivano dalle profondità dell’universo. Essi sono anche definiti “linee sincroniche”, avrebbero ognuna un diametro di circa un centinaio di metri e si dividerebbero, così come la latitudine e la longitudine, in orizzontali e in verticali, in maggiori e minori. Talvolta questi fiumi affiorano raso terra, altre volte sulle cime delle montagne, nelle profondità degli oceani o della crosta terrestre. Formano un vero e proprio reticolato di energie le quali, tra l’altro, possono essere di natura positiva o negativa. Veggenti di ogni tempo sono a conoscenza di queste “reti di energie” che vengono infatti utilizzate come importanti “punti di potere”. E, secondo molti, Torino è stata costruita su uno di questi.[2]

Le linee che passano sul territorio torinese sarebbero ben tre: due orizzontali, denominate A e B, e una verticale, denominata sei. Questa linea verticale arriva da est seguendo la direttrice che passa dalla Polonia e dall’Austria. Torino città viene solo sfiorata a ovest da questa linea, che passa per Rivoli e Grugliasco. Le due orizzontali invece attraversano l’America del Nord e si dirigono verso il pacifico passando per la grande pianura sovietica. L’orizzontale A passa sul territorio torinese allineandosi alla verticale sei mentre l’orizzontale B attraversa la città transitando nel cuore magico del centro e comprendendo quindi piazza Castello e piazza San Carlo, la chiesa della Gran Madre e la Basilica di Superga.

Secondo questi dati vorrei riportare una teoria piuttosto interessante che conferirebbe un taglio scientifico a tutto ciò. Venne formulata dall’architetto austriaco Muller il quale ha scoperto che, collegando tra loro i vertici dei cinque più importanti edifici storici e delle regge fatte costruire dai Savoia, si formerebbe una stella a cinque punte. Gli edifici sono: la basilica di Superga (che rappresenterebbe simbolicamente l’elemento terra), il castello di Rivoli (il quale rappresenterebbe l’elemento aria), il castello di Moncalieri (l’elemento metallo), la palazzina da caccia di Stupinigi (l’acqua) e la Reggia di Venaria (il fuoco). È molto strano che questa sia tutta una coincidenza soprattutto dal momento che il simbolo della stella ha una fortissima connotazione esoterica.

stella formata dai 5 edifici sabaudi

stella formata dai 5 edifici sabaudi

 

Se si presta attenzione, è proprio su crocevia magici che sono nate le città che hanno segnato la storia dal punto di vista esoterico. Si possono citare Lhasa, Tebe, Gerusalemme, Babilonia, La Mecca, Praga, Parigi e Londra. Alcune di queste città, inoltre, risultano essere ancora più avvantaggiate rispetto ad altre per circostanze molto particolari quali, ad esempio, la confluenza fra due grandi fiumi oppure per il possesso di importanti cimeli religiosi e magici. Tutte caratteristiche rispecchiate perfettamente dal nostro caso di studio. Nel territorio torinese ha luogo infatti la confluenza tra il fiume Po e la Dora Riparia mentre, per quanto riguarda i cimeli religiosi, la città ha l’onore di custodire la Sacra Sindone che ricopre il ruolo di reliquia più importante della Cristianità. Inoltre a Torino nella chiesa dei Santi Martiri si trovano i corpi interi dei Santi Solutore, Avventore ed Ottavio mentre, nella cappella delle Reliquie all’interno della Basilica di Maria Ausiliatrice, è custodita la più grande raccolta del mondo di reliquie di Santi e Martiri oltre ad un frammento della vera Croce.

 



[1] Giuditta Dembech – Torino città magica, secondo volume” – L’Ariete 2004

[2] Questa teoria è stata formulata da Oberto Airaudi, fondatore della città-comunità di Damanhur, nel Canavese.

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Una risposta a Torino, una città magica???

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