Se piazza Castello è il cuore della magia bianca di Torino, in piazza Statuto troviamo il cuore nero della città. A quanto pare, dal momento che questa parte della città si trova ad occidente (dove muore il sole ed iniziano le tenebre), essa venisse considerata dagli antichi una zona infausta, il confine tra il mondo del bene e quello del male. Era addirittura chiamata Vallis Occisorum (Valle degli uccisi) ed è proprio per questo motivo che qui venivano giustiziati i condannati e tumulati i defunti.
Due qui sono i monumenti interessanti: l’obelisco ed il monumento al traforo del Fréjus.
Il primo è un obelisco eretto su un punto geodetico che sta ad indicare il passaggio del 45 parallelo, secondo i calcoli del fisico Giovanni Battista Beccaria professore dell’università di Torino effettuati tra il 1760 e il 1774. Questo punto identificherebbe il passaggio delle forze del male, con i suoi vertici in Londra e San Francisco. Un obelisco identico si trova al fondo di corso Francia, oramai Rivoli, esattamente in linea retta.
Obelisco piazza statuto
Il monumento al centro della piazza invece è dedicato ai lavoratori che sono morti durante gli scavi per la costruzione del traforo del Fréjus. Esso infatti raffigura degli uomini che sembrano voler salire sulla cima del monumento, quasi a voler raggiungere l’angelo. Ed è proprio su questa figura che si sono soffermati gli esoteristi. Secondo molti infatti egli rappresenterebbe Lucifero, l’angelo più bello, (da notare infatti la stella sopra il suo capo). La statua tiene nella mano destra una penna, simbolo del sapere e della conoscenza, mentre con l’altra sembra quasi voler impedire agli uomini che stanno tentando la salita di raggiungerlo e impedendogli così di sapere.
Particolare del monumento di piazza statuto
Infine molti esoteristi sostengono che in piazza Statuto, proprio sotto l’aiuola centrale (dove si trova l’accesso principale alla rete fognaria della città), si trovi l’ingresso che condurrebbe agli inferi.